ARCHE’ ARIA

 

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“Così è l’aria. vi sono le varietà più brillanti che chiamiamo etere e quelle più sporche che chiamiamo nebbia e tenebre…” Platone si esprimeva così, a proposito dell’aria ed insieme ad Aristotele considerava l’etere una sostanza quasi divina, che si trova solo in cielo; per Anassimene era l’ ànemos, il soffio vitale.  Con Empedocle di Agrigento l’aria divenne uno dei quattro elementi classici della filosofia greca insieme alla terra, al fuoco e all’acqua.

Per tutti noi “profani” l’aria è infinita, immensa ed è sempre in movimento.  Ci sovrasta e ci avvolge; ci sfiora con il delicato tocco del vento o ci affronta e ci domina nei giorni di tempesta, costringendoci a cercare riparo.

I luoghi comuni sull’aria sono tanti quasi quanto la sua estensione. “Mi manca l’aria” “Esco a prendere una boccata d’aria” “Mi manchi come l’aria” per significare all’amato l’importanza vitale della sua presenza al nostro fianco. E per i detenuti “il quarto d’ora d’aria” quanto sarà prezioso ed atteso?

L’aria non ha confini, non ha sponde come il mare. E’ sempre e ovunque. E sarà così finché c’è vita. L’aria E’ vita. Diversamente non potremmo continuare ad esistere. L’aria è l’universo che entra in noi attraverso il respiro. Non è un caso che tutte le terapie e gli esercizi ginnici iniziano con la respirazione. Inspirare ed espirare ritmicamente, riabituare il proprio corpo ad ascoltare il ritmo del respiro aiuta a rilassare muscoli e nervi tesi e prepara alla fase successiva del trattamento o dell’allenamento.

Ma la parola aria è anche sinonimo di libertà. “Mi togli l’aria” ci siamo sorpresi talvolta a dire di fronte a qualcuno che invade il nostro spazio vitale. Perché l’aria è questo. Spazio e vita. Qualcosa che appartiene a tutti senza distinzioni e che non costa nulla. Qualcosa che nessuno ha il diritto di toglierci anche se non è tangibile. Né visibile a occhio nudo. E tuttavia la “sentiamo”, la percepiamo con il corpo e con l’anima. La “cerchiamo” e la “vediamo” guardando il cielo dove assume tutte le gradazioni di colore dal bianco all’azzurro intenso. Ci dà sollievo nella fatica e nei momenti di stress, nelle situazioni “pesanti” e insostenibili, quando il fardello dei doveri e delle responsabilità incombe minacciando la nostra “leggerezza” e nella prostrazione.

Cercare un luogo lontano dai problemi e dalle preoccupazioni per tirare un sospiro di sollievo con l’aiuto della brezza marina sulla battigia o nel verde dei boschi, in solitudine, è certamente un ottimo rimedio agli umani, quotidiani affanni.

 

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